Sahi Chen

Sahi Chen

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Samhareroja

Quando l'agosto dischiuse gli ultimi petali stanchi al sole velato di foschia Sahi Chen decise di recarsi in bosco per cogliere funghi pregiati con cui fare il rihsotjn (piatto tipico di quei luoghi).
Tuttavia appena fu giunto sulle soglie del bosco notò l'erba calpestata nonostante fossero appena le dieci del mattino e dai cespugli uscì Samhareroja con un cesto ricolmo che così parlò "oramai ho colto tutti i funghi o Sahi Chen. Ben prima devi entrare nel bosco se vuoi gustare un rihsotjn!"
Il giorno dopo Sahi Chen sì destò un'ora prima e si recò in bosco ma ancora Samhareroja uscì dai cespugli col cesto ricolmo
"Ben prima ti devi alzare mio santo se vuoi funghi ad allietare il tuo pasto"
Così ancora un'ora prima Sahi Chen si destò il giorno seguente e ancora Samhareroja lo aveva preceduto.
Il quarto giorno Sahi Chen decise di recarsi in bosco al levar del sole e ancora Samhareroja lì lo attendeva. Sconsolato il santo si mise in cammino accanto all'odioso cercatore Samhareroja per tornarsene a casa. Senonchè lungo la strada vennero fermati da una guardia forestale che chiese "avete dunque il permesso per cogliere funghi e avete voi pagato per questo?!"
Sahi Chen disse "io non ho cesto e nulla pagherò per passeggiare nel bosco"
Samhareroja invece bianco in volto fu salatamente multato ed il cesto di funghi venne sequestrato e molto egli si lamentava con la dea Sphjga e molto il dio Ganesh nominò ad alta voce
"Se ti fossi accontentato il primo giorno questo non sarebbe accaduto" disse Sahi Chen
"Hai ragione o Sahi Chen! Qualche maledetto deve averci fatto la segnalazione alle guardie! Fortunato sei stato più di me... ma come mai tu oggi sei venuto senza il cesto?"
"Forse pioverà.. meglio affrettarci" disse Sahi Chen

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Tempio di Mehnarhosto

Mentre si recava al tempio di Mehnarhosto Sahi Chen rinvenne in terra in mezzo a una pozza di fango un orecchino d'oro di ottima fattura con incastonato un rubino prezioso.
"La donna che l'ha perso ne avrà un altro identico appeso al lobo dell'orecchio" pensò il santo e così entrò nel tempio. Là stavano due fanciulle, una di grande bellezza giovane e sicuramente simpatica, l'altra simile a uno scaldabagno non di recente fabbricazione.
Osservò entrambe nella penombra e s'accorse che l'orecchino mancante apparteneva allo scaldabagno.
Molto allora Sahi Chen interrogò il dio Ganesh sul da farsi. Così, essendo egli saggio, lasciò cadere in terra l'orecchino in modo che il tintinnio richiamasse l'attenzione della proprietaria ma il prezioso monile finì dritto in una crepa dell'antico pavimento.
Molto il dio Ganesh Sahi Chen interrogò non capendo il suo disegno. Così uscì dal tempio in cerca di un ramoscello per recuperare l'orecchino d'oro. Trovato l'arbusto adeguato rientrò nel tempio e solo dopo lungo faticare riuscì a recuperare il gioiello. Ma alzato il capo s'accorse che lo scaldabagno se n'era andato dal tempio. Molto ancora il dio Ganesh Sahi Chen interrogò sul suo disegno. Sulla via del ritorno cercò la pingue fanciulla ma i suoi occhi non la videro più. Solo la bottega di un 'compro oro' restava a illuminare la sera.
Solo allora Sahi Chen smise di interrogare il dio Ganesh.

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Elmedijga

Quando il giunco secolare mise la prima gemma Sahi Chen ricevette in casa un giovane di nome Elmedijga che gli sottopose il suo problema.
"Voglio fare il cantante rap ma tutti mi dicono che non sono capace. Aiutami Sahi Chen!"
"Fammi sentire" disse il santo. Il giovane rappò e faceva venire il famoro, lo scolo e il nervoso.
"Un cantante" disse Sahi Chen "trova spesso la voce e l'intonazione facendo qualcos'altro mentre canta. Vai a zappare la tera da Jijho e canta mentre zappi"
Così il giovane fece e dopo un mese tornò dal santo.
"Fammi sentire" disse Sahi Chen
Il giovane cantò a lungo e poi rivolto al santo chiese
"Sono migliorato?!"
"No" disse Sahi Chen "ma almeno hai imparato un mestiere"

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Monte Grahaspa

Quando il loto si tinse di giallo Sahi Chen realizzò con orrore di avere finito i sigari. Non solo. Fuori pioveva e un vento crudele sferzava l'aria. Non solo. Anche il mahua era finito e i suoi discepoli erano in ritiro spirituale sul monte Grahaspa.
Molto il dio Ganesh evocò in cerca di consiglio. Ma il dio Ganesh quel giorno era distratto. Così, preso l'ombrello, si recò nel bazar di Shokdemnkey per acquistare il dovuto. Quando arrivò al bazar lo trovò chiuso perché era domenica. Mentre evocava il dio Ganesh sotto la pioggia gli si fece innanzi un tale Singingindereijn che così parlò "niente mahua oggi Sahi Chen... e nemmeno sigari. Anch'io sono dovuto uscire di casa e anch'io ho trovato chiuso e molto mi dispero.. ma sapere che anche tu sei nelle stesse condizioni molto mi consola"
"mal comune mezzo gaudio" disse Sahi Chen "e ancor più dovrebbe consolarti di non essere il solo a trombarti tua moglie"

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