Tempio di Mehnarhosto

Mentre si recava al tempio di Mehnarhosto Sahi Chen rinvenne in terra in mezzo a una pozza di fango un orecchino d'oro di ottima fattura con incastonato un rubino prezioso.
"La donna che l'ha perso ne avrà un altro identico appeso al lobo dell'orecchio" pensò il santo e così entrò nel tempio. Là stavano due fanciulle, una di grande bellezza giovane e sicuramente simpatica, l'altra simile a uno scaldabagno non di recente fabbricazione.
Osservò entrambe nella penombra e s'accorse che l'orecchino mancante apparteneva allo scaldabagno.
Molto allora Sahi Chen interrogò il dio Ganesh sul da farsi. Così, essendo egli saggio, lasciò cadere in terra l'orecchino in modo che il tintinnio richiamasse l'attenzione della proprietaria ma il prezioso monile finì dritto in una crepa dell'antico pavimento.
Molto il dio Ganesh Sahi Chen interrogò non capendo il suo disegno. Così uscì dal tempio in cerca di un ramoscello per recuperare l'orecchino d'oro. Trovato l'arbusto adeguato rientrò nel tempio e solo dopo lungo faticare riuscì a recuperare il gioiello. Ma alzato il capo s'accorse che lo scaldabagno se n'era andato dal tempio. Molto ancora il dio Ganesh Sahi Chen interrogò sul suo disegno. Sulla via del ritorno cercò la pingue fanciulla ma i suoi occhi non la videro più. Solo la bottega di un 'compro oro' restava a illuminare la sera.
Solo allora Sahi Chen smise di interrogare il dio Ganesh.

Ultima modifica ilDomenica, 20 Novembre 2016 18:40
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