Onlus (2018)

copertina onlus I Do’Storieski presentano Onlus, il loro quarto album, che racconta le derive mentali e morali degli strani abitanti della pianura. Quattordici tracce inedite che affrontano con ironia, lucido cinismo e poesia i comportamenti più estremi dei veneti alternando il “cata radeghi” al giustiziere privato, il ragazzino al lunapark alla disumanità del condominio fatiscente, il parroco confuso sull’uso dell’organo al pirata della strada, il vegano in cerca di convertire gli altri allo sport estremista. 

Tutti in cerca di una propria epopea e tutti ognun per sé dove l’altro e la diversità di pensiero rappresentano un nemico ostile. Dove i matti veri sono qualcosa da dimenticare nel bagliore di tristi luci al neon.

Come un’Organizzazione Non Lucrativa Di Utilità Sociale i Do’Storieski si pongono l’obiettivo di aiutare la gente a prendere consapevolezza di quello che siamo: una banda di svalvolati sguinzagliati per il mondo con estremo bisogno di accoglienza e ascolto. La terapia proposta è prendere la vita in modo guaivo e pare che funzioni.

Onlus vanta numerose partecipazioni Natalino Balasso, Los Massadores, Herman Medrano, Simone Cimo Nogarin, Francesca Botti, Stefano Bocia Piovesan, Fabio Black Gatto e l’immancabile Amy Cadelvin.
Per la parte musicale Valentino Favotto, Luca Giacomazzi, Cimo e Paolo Piove Piovesan che ha anche registrato, editato e mixato l’album. Federico Pelle ha curato il mastering. Per la parte grafica Alberto Ceschin e fotografie di Raffaella Vismara.
Un lavoro che ha richiesto più di tre mesi di impegno e che verrà presentato a settembre in formazione Do’Storieski & Band con Filippo Tantino al basso, Marco Napoletano all’armonica e alla batteria Mauro Berti/Andrea de Marchi. Un album reso possibile anche grazie ai “sopporters” del duo che hanno contribuito con la campagna di crowdfounding ai quali va gratitudine e riconoscenza.
Onlus, per la provincia di Venezia verrà presentato all’osteria dai Kankari il 10 settembre. Per Treviso presentazione ufficiale al bar Eden il 21 settembre.

Te sto petà

Banale Nane

Guaivo

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Osteria (2013-2016)

OsteriaL’osteria, esperienza di vita che accomuna i Do'Storieski (Leo aveva i nonni osti e ci ha passato parte dell’infanzia – Alberto ha lavorato in più di un’osteria storica negli anni di studio), viene così scelta come luogo fisico per parlare del territorio e della sua popolazione cercando di coglierne i bagliori di vita e gli anfratti bui dai quali scaturiscono profonde riflessioni sull’essere umano, sui suoi mutamenti, le contraddizioni . Il tutto raccontato per mezzo di personaggi realmente esistiti. Luci ed ombre si rincorrono di parola in parola e lo sguardo si muove attento per cogliere il momento esatto in cui la commedia della vita ci riserva qualcosa di utile da imparare. L’osteria come luogo di incontro, di scambio, di condivisione. Luogo nel quale talvolta qualcuno trova una parola di conforto, una vecchia conoscenza, la compagnia di sempre, il gioco, il canto, l’allegria e un calice di buon vino. L’opera non si adagia su di un ricordo nostalgico del passato ma vuole anche raccontare il presente di un crogiuolo di identità e di umanità. Un luogo, che possiede la straordinaria capacità di accogliere e avvicinare gli esseri umani. Un invito ad ascoltare e raccontare che in fondo è la sola maniera di andare avanti insieme nella vita. Nel 2016 Osteria è stato rivisitato e sono stati aggiunti alcuni brani.

Osteria

La mussetta Gina

Mename lumiera

Alberto Cendron: Voce, chitarra classica.
Leo Migliornza: Voce, chitarra acustica.
Paolo Piovesan: Bidofono, hukulele, percussioni, slide guitar ed effetti vari.
Marco Napoletano: Armoniche.
Marina Girotto: Pretora.

Arrangiamenti e Produzione: Do'Storieski e Paolo Piovesan.
Registrazione e Mixer: Paolo Piovesan - La Lavanderia.
Mastering: Andrea De Marchi- VIRTUAL STUDIO

Alberto Cendron: Voce, Cigarbox guitars, chitarra classica.
Leo Migliornza: Voce, chitarra acustica, banjo.
Paolo Piovesan: Basso, Bidofono, tastiere e percussioni.
Marco Napoletano: Armoniche.

Parole e Musica: A. Cendron, eccetto :
Fermate qua: L. Miglioranza.
Tuto Pagà: L. Miglioranza.
A mussetta Gina: parole A. Prosdocimo, musica L. Miglioranza.
Riva del Mar: parole A. Cendron, musica Do'Storieski.


Arrangiamenti: Do'Storieski - Paolo Piovesan.
Produzione: Giorgio Barbarotta (G.B. Produzioni) - Arci Treviso - Do'Storieski.
Registrazioni, mixaggio, mastering: Paolo Piovesan - LA LAVANDERIA.
Produzione Artistica: Do'Storieski - Paolo Piovesan - Giorgio Barbarotta.

Foto Osteria: Aldo Miglioranza

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Disintegrati (2015)

Copertina cd DisintegratiDISINTEGRATI sposta il punto di vista sul concetto di integrazione. L’integrazione di fatto non riguarda solo i “foresti” ma anche i veneti: mette tutti sullo stesso piano e costringe a fare i conti con quello che si è. Le diciassette tracce dell’opera, senza esprimere giudizi assoluti, pongono fianco a fianco storie di immigrati e veneti con il consueto distacco, cinismo e ironia. Non se ne abbia dunque a male chi rimpiange L’omo de na volta come esempio di specchiata virtù o chi attribuisce alla Machina nova il simbolo del proprio benestare, così le generazioni passate dovranno fare i conti con il terribile Hell Vecio al pari delle nuove con l’essere Omeni. Tutti allo stesso modo smarriti fra social, fede calcistica e mobilifici svedesi in uno spietato cammino verso la solitudine e la disgregazione: giovani e vecchi, ricchi e poveracci, foresti e autoctoni, uomini e donne. Forse la svolta sta nel coraggio di ammettere di aver preso a questa terra più di quanto abbiamo dato o forse ha ragione il Miscredente che pur non credendo più a nulla, o meglio che nulla sia più vero;ancora cerca nell’amore per gli altri la salvezza.

DISINTEGRATI è anche un’esplorazione musicale dove la metà degli strumenti suonati sono stati costruiti artigianalmente dai Do’Storieski e dalla Band come le cigarbox guitar, il basso bidofono, i katzoo di bamboo e svariati tamburi e percussioni recuperati per la strada alla ricerca di un nuovo sound il più possibile vicino alla realtà. Allo stesso modo la sperimentazione linguistica ha prodotto un album dove convivono il dialetto veneto, l’italiano e l’italiano parlato dai foresti  che se ad un primo ascolto appare buffo e sgrammaticato in breve tempo si carica di un energia comunicativa enorme e poetica.

La canzone Tuto a contrari si aggiudica l’ultima edizione del premio Voci per la Libertà-Una canzone per Amnesty sez.emergenti.

Alberto Cendron: Voce, Cigarboxguitars, chitarra classica.
Leo Migliornza: Voce, chitarra acustica.
Paolo Piovesan: Basso Bidofono, basso elettrico.
Filippo Tantino: basso elettrico.
Max Gagno: Basso elettrico.
Marco Napoletano: Armoniche.
Mauro Berti: Batteria.
Gerry Pozzi: Batteria.
Gianluca "Semola" Segato: Lap steel.
Patrizia Galletti: Voce.
Monica Chinazzo: Voce.


Arrangiamenti: Do'Storieski.
Preproduzione: Paolo Piovesan - La Lavanderia.
Registrazioni, mixaggio, mastering: Nicolò Gasparini - OFFICINE UNDERGROUND Montebelluna (TV).
Prodotto da OFFICINE UNDERGROUND.

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Descanto (2014)

descanto cd dei Do'StorieskiL’opera affronta, nella consolidata formula dl concept, i cambiamenti della pianura perpetrati dall’uomo e di come essi abbiano cambiato a loro volta le persone: il disco comincia con una  tempesta e per allontanarla stavolta non bastano esorcismi e preghiere. Chi ha venduto la terra per arricchirsi costruendo capanòni adesso si dice stufo di cementificazioni selvagge. Così la voce di chi è ‘contro’ si tradisce ‘ingenuamente’ in quella di chi in realtà non è riuscito ad avere l’occasione buona e si rifugia nell’idealismo da band indipendente. La storia di Me Kujin, cinese che in pochi anni riesce ad arricchirsi coi ristoranti, si contrappone alla vita noiosa e faticosissima della ricca signora col suv (interpretata magistralmente da Emi Ca’delvin). Si grida allora “revoeussion!” ma gli impegni (soprattutto gastronomici) rendono l’impresa più difficile del previsto. L’entusiasmo si spegne subito o forse le rivoluzioni non si fanno con la pancia piena. Rassegnarsi al tempo che passa fa esclamare quasi con stupore “che ciavada!” a una generazione che ha avuto più occasioni di quella attuale e si consola con una bella “spansàda de pesse al Lido”. La dedizione alla birra trascina un uomo in una vicenda dove la sua paradossale coerenza ed onestà (in birra veritas) diventano salvifiche. Chi ha perso la compagna di una vita resta come smarrito e s’abbandona ad un dolce ricordo. Chi ha fallito ed è affogato nell’alcol spera in un paradiso speciale che sa non avrà mai. Persino dentro le case l’amore si nasconde mortificato dalla fatica di vivere. Solo un abbraccio forte lo può risvegliare. Solo resistere nell’amore. Il finale è un ringraziamento a chi s’accontenta di quello che ha e vede un’osteria come un teatro di Holivùd grazie al calore degli amici e della compagnia. I Do’Storieski ringraziano i loro sopporters per l’incanto che si perpetra a ogni concerto.
DesCanto è un autoproduzione. Paolo Piovesan ha curato registrazioni e mixaggio, suonato basso-bidofono, slide guitar, hukulele e percussioni, curato la parte grafica e collaborato agli arrangiamenti (I Do’Storieski non hanno ancora capito com’è riuscito a fare tutto). Marco Napoletano ha suonato le sue armoniche con maestria, Serena Conti e Loris Specie hanno concesso le loro opere e immagini digitali.

Banda Indipendente

Mi no go mai

L'amor se sconde

Alberto Cendron: Voce, chitarra classica.
Leo Migliornza: Voce, chitarra acustica.
Paolo Piovesan: Bidofono, hukulele, percussioni, slide guitar ed effetti vari.
Marco Napoletano: Armoniche.
Marina Girotto: Pretora.

Arrangiamenti e Produzione: Do'Storieski e Paolo Piovesan.
Registrazione e Mixer: Paolo Piovesan - La Lavanderia.
Mastering: Andrea De Marchi- VIRTUAL STUDIO

Progetto grafico: Paolo Piovesan.
Disegni a china: Serena Conti.
Foto: Loris Specie.

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